Due anni… Nella vita media di una persona cosa saranno mai due anni? Per me quei due anni sono stati infiniti, stressanti, frustranti. Anni di pianti, domande, litigate. Mi sono davvero chiesta se alla fine stessi cercando di rimanere incinta solo per soddisfazione personale: visto?? sono in grado di creare la vita!!
I primi due o tre mesi di ricerca sono stati tranquilli, sapevo che non ci sarei rimasta al primo colpo anche se in fondo in fondo ci speravo.
Poi inizi a farti delle domande e sei lì lì in procinto di partire con il tour delle visite, esami ed analisi perché per forza c’è qualcosa che non va nelle tue ovaie e nel tuo corpo. Per fortuna mi sono fermata un attimo e mi sono imposta di non entrare in quel circolo vizioso dove avrei trascinato poi anche mio marito. Mi sono semplicemente limitata a fare una visita dalla ginecologa ogni tanto e a provare con i metodi che il buon dottor Google ci consiglia.
“Ascolta il tuo corpo, controlla il muco, misura la temperatura basale, quella esterna e quella in casa, in grado di umidità, le lune, formule matematiche per calcolare se stai ovulando o forse no” e poi ancora “non farlo troppo spesso perché poi i suoi semini diventano acqua, ma non farlo nemmeno poco perché quei semini dopo 70 ore scadono e sono da buttare! Dopo il rapporto mettiti nella posizione della candela per almeno dieci minuti e aspetta mezz’ora prima di farti il bidet!”
Ebbene si, sono tutte cose che ho fatto e sono sicura che lo hai fatto anche tu che stai leggendo.
Inizio a rimproverarmi per essere star troppo fiduciosa per aver voluto aspettare la fine dell’anno per goderci quei pochi mesi di matrimonio appena coronato. Cosa pensavo, di rimanerci subito?? Se avessimo iniziato subito dalla notte delle nozze a quest’ora sarebbe già arrivato!
Stupida, stupida, stupida!
Entro quindi in un vortice di sensi di colpa, inadeguatezza, frustrazione e malessere (spoiler: solite sensazioni che ti perseguiranno anche dopo la nascita del tuo bimbo. Sei ancora sicura di volerlo??). Fondermi con mio marito ormai era diventato solamente l’atto dell’accoppiamento e nient’altro. Niente coccole e preliminari vari. Avevo in testa solo quello.
Passa un altro Natale con i parenti che ti chiedono “ma un nipotino?? E quando mettete su famiglia?? Guarda come state bene con un bimbo in braccio!! “
Inizio a non farcela più e dallo stress mi si blocca il ciclo. Questa cosa mi destabilizza, sia per il fatto in sé che per il fatto che non avevo più riferimenti per poter fare i miei calcoli per l’ovulazione. Non sapevo quindi quale poteva essere il giorno giusto per l’accoppiamento e non notavo cambiamenti di muco cervicale. Altro giro dalla ginecologa: le ovaie si sono un attimo assopite, vanno svegliate per rimettere in moto il meccanismo. Pensa, si erano stufate pure le ovaie.
Dopo la cura di progesterone riprendo la missione ma al secondo tentativo andato a vuoto mi sono detta basta. Inizio ad entrare nell’ottica di passare tutta la mia vita con mio marito. Penso al fatto che continueremo a fare i nostri giri in moto, a passare un weekend rilassante fuori porta, a poter bere un bicchiere in più, a non avere orari… Insomma iniziavo a pensare a tutto quello che ci poteva essere di positivo a non avere figli. Controllavo blog di persone che avevano deciso di non avere bambini e le motivazioni delle loro scelte.
Ok, mi ero convinta: basta fare all’ammore per riprodursi e via al sesso libero e con la pillola! E ora divertiamoci, yuhuuuu!!!!
Non ho avuto nemmeno il tempo per parlarne con mio marito: il ciclo non arriva, è in ritardo, sono passati 20 giorni ma ci sta, ho il ciclo talmente irregolare.. La tensione che avevo al seno da qualche giorno però mi ha fatto venire un mezzo dubbio per cui decido fare per l’ultima volta la pipi su quel cartoncino malefico (si, non è stata la solita scena da film con i test digitali tutti fighi. Per risparmiare avevo preso quelli canadesi). Prima lineetta e ok… faccio un po’ di cavoli miei, torno in bagno e vedo un’altra lineetta più chiara.. Talmente chiara che inizio a stropicciare gli occhi perché penso di essere allucinata o di vedere l’aura della linea di controllo. Porca puttana. La reazione non è stata proprio quella che avrei voluto nei mesi precedenti. Ormai ero entrata così tanto nell’ottica del sex for fun che ci sono rimasta quasi male.
Non riesco a ricordare che tipo di sensazione fosse, ma non lo sapevo nemmeno allora.
Sapevo solo che ero incinta e che la mia vita stava iniziando a cambiare per sempre.